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CALCIO ESTERO

Dal Ghana all’Austria: l’Odissea di Kelvin Yeboah

Chi è Kelvin Yeboah?“, “Il nipote di Tony fa gol per gli azzurri“, “Kelvin Yeboah, da sconosciuto a nuovo bomber dell’Italia“…
Dopo l’esordio con l’U21 di Paolo Nicolato, il nome di Kelvin Yeboah è diventato di tendenza: ne hanno parlato tutti i portali d’informazione, come fosse una sorpresa vederlo vestire la maglia azzurra. In realtà Yeboah non si è mai nascosto. Che noi guardavamo altrove è un altro discorso.

L’attaccante classe 2000 – ora in forze allo Sturm Graz – ce l’ha messa davvero tutta per farsi notare e spiccare nell’affollato panorama calcistico. Potremmo dire che la sua è stata una personalissima Odissea: prima l’Africa, poi l’Europa; quattro nazioni in poco più di 20 anni di vita. La costante? Il pallone incollato al piede.

Sulle orme di Anthony Yeboah

La storia di Kelvin Yeboah ha inizio il 6 maggio 2000 ad Accra, la capitale ghanese che si affaccia sul Golfo di Guinea. Lì trascorre la sua prima infanzia, poi con la famiglia si trasferisce in Italia. Bellinzago e l’Africa sono due poli opposti: le montagne contro il mare, un clima mite contro uno in cui il Sole la fa da padrone. Kelvin ci farà l’abitudine, anche se non ha mai sopportato il freddo. In un primo momento si chiedeva come avesse fatto suo zio.

Suo zio non è uno qualunque, è Anthony Yeboah, una leggenda in Ghana. Nella sua carriera con i club ha vestito le maglie di Eintracht Francoforte, Leeds United e Amburgo tra le altre, segnando quasi 300 gol. Con la nazionale, invece, ha messo a referto 26 gol in 59 presenze. Smise di giocare poco dopo la nascita di Kelvin, al termine della stagione 2001/02, ma la famiglia Yeboah ha fatto da cassa di risonanza per le sue gesta e il nipotino è diventato uno dei suoi più grandi fan. Così lo zio Tony è diventato per Kelvin un idolo, al pari di Ronaldo Nazario e Cristiano Ronaldo. È anche merito suo se in questi giorni stiamo scoprendo un nuovo talento.

Anthony Yeboah, leggenda del calcio ghanese
Anthony Yeboah, zio di Kelvin e leggenda del calcio ghanese (Foto: Imago – OneFootball)

Per seguire le orme di zio Anthony, Kelvin inizia a giocare nel settore giovanile del Monza. Prima di iniziare pensava che sarebbe stato facile trovare il suo posto in squadra, e invece non è così. Prova a cambiare aria: prima il Novara e poi il Gozzano. Niente da fare, gli altri ragazzi sono fisicamente più forti e il rischio è quello di rimanere uno dei tanti. E se il problema fosse il calcio italiano? Kelvin se ne convince a tal punto che fa le valigie e vola in Inghilterra per unirsi al West Ham:

Passare dall’Italia all’Inghilterra mi ha aiutato molto. Da ragazzino ero piccolo ed esile, non ho avuto molta fortuna all’inizio. Quando ho deciso di andarmene a Londra sono cresciuto, ho imparato altri stili di gioco che mi hanno aiutato nella mia carriera. Mentre in Italia c’è molta tattica, a Londra ti lasciano più libertà di giocare, di portare palla e di provare l’uno contro uno. Mi sono trovato molto meglio e ho imparato a gestire il mio corpo, a sfruttare la mia velocità.

Consiglierei assolutamente di giocare all’estero. Vivere da solo in un altro Paese non ti aiuta a crescere solo come giocatore, ma anche come persona. Ti abitui a fare le cose da te, a non dipendere da nessuno. Scoprire il mondo è importante, un’esperienza che ti aiuta in tutti i campi. 

Kelvin Yeboah è sbocciato oltralpe

La scelta di lasciare il Gozzano per il West Ham è stata decisiva nella crescita di Yeboah, fisicamente e mentalmente. Il cammino verso la Premier League, però, è ancora più in salita rispetto a quello per la Serie A. Inizia a guardarsi intorno e partecipa ad un provino con l’Aalborg, ma non viene preso. Poi, nell’estate del 2018, bussa alla porta un club disposto a puntare realmente su di lui: il WSG Swarovski Tirol.

Al momento del suo arrivo in Tirolo, la squadra aveva ancora la denominazione di WSG Wattens e disputava la 2.Liga austriaca. Era il contesto perfetto per muovere i primi passi nel professionismo. In quell’annata i biancoverdi giocano un ottimo campionato, chiudendo in prima posizione a +2 sul Ried e guadagnandosi la promozione in Bundesliga. Yeboah contribuisce con 2 reti, le prime della sua carriera.

Da rookie in Bundes raddoppia la posta in palio: 4 gol. A questi si aggiunge l’incredibile poker realizzato nella sfida del secondo turno di ÖFB-Cup contro l’Austria Vienna (5-2). E con la curva del rendimento che non sembra volerne smettere di salire, nemmeno nella prima metà della sua terza stagione con lo Swarovski, Yeboah diventa uomo mercato.

L’offerta giusta arriva sul gong della finestra invernale: 550.000 euro dallo Sturm Graz, 120.000 euro a stagione per l’italo-ghanese. È un passo in avanti per lui, entra a far parte di una realtà solida che lotta ogni anno per l’Europa con le altre grandi d’Austria. Il fato beffardo fa sì che la prima gioia con la nuova casacca arrivi proprio contro la sua ex-squadra che tanto l’aveva aiutato a crescere. Guardando i suoi numeri a fine stagione, i dirigenti dello Sturm non avranno avuto ripensamenti: doppia cifra, non male per un ragazzino.

Nel corso del campionato 2020/21 lo Sturm Graz si era confermato ad alti livelli, rientrando nelle prime sei che come da consuetudine si giocano la poule scudetto e conquistando il terzo posto finale che vale i preliminari di UEFA Europa League. Per Yeboah arriva il giorno dell’esordio nelle competizioni europee e non poteva essere più dolce: gol e assist sul campo del Mura in Slovenia. Il ritorno è una formalità, lo Sturm passa con un aggregate di 5-1. Ora ci sono Monaco, PSV e Real Sociedad ad aspettare gli austriaci nel gruppo B. Non il più semplice dei gironi, ma Kelvin scalpita.

L'undici titolare dello Sturm Graz per i preliminari di Europa League
Kelvin Yeboah – il secondo in piedi da destra – in posa con l’undici titolare dello Sturm Graz (Foto: Mario Buehner/Imago – OneFootball)

Sognando l’azzurro

Non solo la performance in Europa League, Kelvin Yeboah è stato dinamite in ciascuno degli incontri di questo inizio stagione: 6 gol e 4 assist tra campionato e coppe. Uno score che ha convinto il designatore dell’U21 italiana Paolo Nicolato ad inserire il suo nome nell’elenco dei convocati per le sfide con il Lussemburgo e Montenegro. E pensare che sul tavolo di Yeboah aveva anche la proposta della selezione ghanese; non l’U21, la nazionale maggiore!

Il 3 settembre 2021 a Empoli si è tinto per la prima volta d’azzurro, subentrando all’atalantino Roberto Piccoli all’intervallo. Con l’Italia in pieno controllo della gara (3-0 il risultato finale), l’attaccante dello Sturm Graz ha poche occasioni per rendersi pericoloso. Ci prova con una volée nel cuore dell’aria avversaria, ma la palla fa la barba al palo e finisce sul fondo. Quattro giorni più tardi scende in campo da titolare nella più tirata sfida con i montenegrini (1-0). 68 minuti, poi il cambio con Samuele Mulattieri. Non avrà trovato la rete, ma le sensazioni sono positive.

L'esordio di Kelvin Yeboah in Italia-Lussemburgo
L’esordio di Kelvin Yeboah in Italia-Lussemburgo, qualificazioni ai campionati europei U21 (Foto: Imago -OneFootball)

Il “sì” al Ghana sarebbe stata la strada più facile da percorrere: subito in prima squadra, con meno concorrenza e forse senza un briciolo di pregiudizio. Ma l’Odissea di Kelvin Yeboah ha altro in serbo per lui, nessuna scorciatoia. Il traguardo non ci è dato conoscerlo, forse è la Serie A, forse è quella nazionale che sta credendo nei giovani, e i suoi coetanei Kean e Raspadori possono testimoniare. Nel mentre, Yeboah si gode il viaggio.

Autore

Viterbese classe ’99, muove i primi passi con ai piedi un pallone e, neanche a dirlo, se ne innamora. Quando il calcio giocato smette di dare speranze, ci pensa giornalismo sportivo a farlo sognare. E se si fosse trattato di campo, essere riserva di lusso lo avrebbe fatto rosicare… alla tastiera non potrà che essere un valore aggiunto.

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