Sono ancora fresche le immagini che hanno visto il Papu Gomez salire sull’aereo per Siviglia, lasciando quella che era diventata la sua seconda casa, da cui nessuno si sarebbe immaginato di vederlo distaccarsi in maniera così sofferente e traumatica. Tanto, fin troppo, si è parlato dei plausibili motivi che possono aver innescato la miccia che ha poi portato all’insanabile rottura tra l’argentino e Gasperini. Decisamente poco, invece, si è discusso delle potenzialità dell’esperienza andalusa. E quale occasione migliore del suo compleanno per farlo?
Lo strapotere mediatico dei cinque campionati maggiori del panorama calcistico europeo è un’ombra costante sul resto delle leghe continentali e non. Le telecamere sempre fisse sui campionati più in voga lasciano di sovente all’oscuro dei riflettori vere e proprie gemme nascoste in quelli minori. Non rappresenta dunque uno scandalo se molti, nel leggere il nome Giorgios Giakoumakis, possano rimanere alquanto indifferenti. Oggi cercheremo di rimediare andando alla scoperta dell’attuale capocannoniere dell’Eredivisie.
Il sole sembra essere tornato a battere sui tetti di Stratford. Dopo anni di calvario, peripezie societarie, false speranze, salvezze conquistate all’ultimo respiro e cocenti retrocessioni, le fucine del West Ham sembrano essere tornate a lavorare a pieno ritmo. Dando forse finalmente la speranza, nell’inizio di un nuovo ciclo.
Nel tardo pomeriggio odierno, a San Siro andrà in scena quella ch’è senza dubbio la sfida più attesa del weekend, tra la capolista Milan e l’Atalanta di Gasperini. Una partita che potrebbe conferire definitivamente ai rossoneri il titolo di campioni d’inverno, a coronamento di un anno davvero strabiliante. A maggior ragione se si pensa a quanto succedeva più o meno allo stesso punto della scorsa stagione, e contro il medesimo avversario di giornata, seppur a campi invertiti. Il 5-0 subito a Bergamo poco più di un anno fa segnava il punto più basso del campionato rossonero, lasciando presagi di un futuro tetro, invece rivelatosi poi inaspettatamente luminoso. Scopriamo dunque cosa è cambiato nell’ultimo anno all’interno del mondo Milan.
Nella scorsa sessione di mercato il Lipsia è riuscito a rinnovare – con un’opzione di riscatto – il prestito del laterale sinistro classe ’97 spagnolo, già facente parte integrante della squadra durante la seconda parte della scorsa stagione, nella quale fece vedere ottime cose in campo. Nel corso del secondo capitolo della sua esperienza in Germania, Angeliño sta confermando quanto di buono già visto, realizzando forse a pieno quel potenziale intravisto ai tempi del PSV Eindhoven.
Con l’avvicinarsi della prossima finestra di mercato, spuntano svariate occasioni in scadenza: tra di esse, abbiamo analizzato i casi di Eric Garcia, Riqui Puig e Nicolas De La Cruz.
Negli ultimi giorni avrete tutti sentito parlare, quantomeno di sfuggita, di James Tavernier. Il terzino dei Rangers è l’uomo del momento, quello sulla bocca di tutti, complici gli incredibili numeri registrati da inizio stagione, che non hanno potuto far altro che attirare l’attenzione di molti, anche dei meno curiosi. Numeri che avranno portato la maggior parte degli appassionati di pallone a chiedersi “Ma chi diavolo è James Tavernier?“.
È incredibile come tante cose possano cambiare nel giro di pochi giorni. Come alcune volte basti davvero poco per cambiare tanto. Una parola in più, una in meno, possono fare la differenza, rendere vecchi amici nuovi nemici, e viceversa, appianare divergenze secolari o creare crepe in unioni che sembravano poter durare per sempre. Lo scorso 25 novembre è stato qualcosa di incomparabile ad una semplice parola, che di cose ne ha cambiate tante, per molti.
Dopo il piccolo stop con la Fiorentina dovuto ad un affaticamento muscolare, il Milan si appresta a riabbracciare il faro della propria mediana anche in campo, oltre che per il compleanno. Ne approfittiamo per spendere due parole su uno degli acquisti più sottovalutati degli ultimi anni, in casa rossonera e non: Ismael Bennacer.
Le prime 8 giornate del nuovo campionato di Serie A ci hanno riservato parecchie soprese e non molte certezze, a discapito di un ristretto periodo di tempo, che di margine per cambiare e sorprendere sembrava lasciarne ben poco. Tra queste certezze troviamo, in maniera quasi insospettabile, il nuovo Verona di Juric.