Sul fatto che la parità di genere non sia un gioco siamo vagamente tutti consapevoli. Ma che succede quando il gap tenta di essere colmato proprio da un gioco? Nasce su queste basi l’idea di Paolo e Lorenzo, due giovani studenti lombardi che hanno sfruttato il periodo di lockdown nazionale per dare vita ad un progetto unico e singolare. Insomma: c’è chi durante questo periodo ha fatto molto più che impastare pizze al mattino o cantare dal balcone. In questo clima nasce il progetto di Fifa Ladies, che si pone l’obiettivo di portare il calcio femminile di club all’interno del celebre videogioco FIFA. Avete presente? Quello per cui non parlate più al vostro migliore amico dopo aver perso con l’Albinoleffe, usando il Barcellona.
Veste nerazzurro da dodici anni ed è uno dei talenti più giovani della sua squadra: ad incarnare questo paradosso troviamo Beatrice Merlo, terzino di spinta dell’undici interista.
Il 5 ottobre scorso, Milan e Juventus disputarono il match che permise di segnare un’altra importante tappa per il calcio femminile. Ventidue donne per la prima volta si sfidarono nel tempio del calcio per eccellenza: lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro.
I giovani talenti sono la partita giocata più interessante di questo campionato, e probabilmente anche i più discussi. Al di là del dibattito crescente sulla credibilità e la qualità che il calcio femminile sta acquisendo nelle ultime stagioni, un focus interessante sono le giovani che stanno vivacizzando il settore. Tra queste, un nome di spicco è quello di Benedetta Glionna, attorno alla quale nelle ultime settimane si è discusso di un possibile e auspicato ritorno alla Juventus Women.
Benvenuti in un articolo che parla di Verona, la città di Romeo e Giulietta, il giorno di San Valentino. Gli esperti affermano che una combo così tragica non si registrava dai primi anni 2000, quando il Chievo, per la prima volta nella massima serie, sbeffeggiò l’ormai affermato Hellas nel derby scaligero. Non temete, per alleviare la tragicità di questa situazione troverete anche utili consigli per dell’ottimo vino tra le colline del Valpolicella.
Che sia per “le luci, Babbo Natale, i sassi“, per i gatti, per il Palladio, o per Paolo Rossi, Vicenza è una città che per una ragione o l’altra, tutti conosciamo.
Raccontare Venezia è una responsabilità paragonabile solamente al doverla amministrare. La sua bellezza e la sua unicità sono sulla bocca di tutti, nel cuore di chi l’ha vissuta anche solo per un pomeriggio, e radicate nell’anima di chi combatte per il suo futuro.