All’83esimo minuto di Inter-Genoa, nell’agosto del 2021, il pubblico di San Siro sfrigolava come un soffritto in padella a cottura inoltrata, creando un’ambiente che ricordava gli istanti precedenti ai primi ingressi in campo di Gabigol qualche anno prima. A prepararsi al suo debutto non c’era però un brasiliano col fisico da veneziano e la barba tracciata col righello, ma un olandesone di un metro e novanta dalle spalle larghe e l’espressione corrucciata. Forse è proprio grazie a quell’espressione, risentita ma affabile, che a primo impatto la tifoseria nerazzurra lo aveva preso in simpatia.
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