Se la prima pausa delle nazionali è un cameriere che ti toglie dalla tavola un gustoso piatto di spaghetti alle vongole dopo averle minuziosamente sgusciate, la seconda pausa internazionale è un blackout di corrente al concerto del vostro cantante preferito dopo due canzoni. Come contorno, non richiesto, aggiungeteci una scala cromatica gialla, arancione e rossa che ci costringe obbedienti al mostro del 2020.
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