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CALCIO ITALIANO

Prima edizione del “Serie A Draft” 2k23

Alzi la mano chi a fine campionato non ha mai buttato un occhio sulle rose delle squadre retrocesse alla ricerca dell’occasione di mercato più vantaggiosa o che ammirando un calciatore non ha mai esclamato – vedendolo scivolare in fondo alla classifica – “questo non è da Serie B”.

Vi rispondo io: nessuno.

Proprio per questo oggi propongo un simpatico giochino per ingannare la noia di queste giornate afose. Facciamo finta che le squadre retrocesse [Spezia, Sampdoria e Cremonese], in virtù della retrocessione, siano costrette a svincolare i loro tesserati, liberandoli a parametro zero. I club di A, incluse le promosse dalla B, prenderanno parte ad un draft a chiamata in cui, partendo dall’ ultima classificata fino al Napoli campione d’ Italia, sceglieranno uno dei giocatori liberi come rinforzo in vista del prossimo campionato.

1. Il Cagliari sceglie il trequartista Filip Djuricic
Chiamata a sorpresa del club sardo che si aggiudica il contratto dell’ ex trequartista della Sampdoria. Djuricic è un giocatore tutto da recuperare, non tanto fisicamente perché i problemi post-infortunio di sei mesi al Sassuolo sembrano superati, ma tanto quanto psicologico. Due piedi buoni come i suoi faranno comodo a Ranieri ed una squadra come quella del presidente Giulini, troppo dipendente dalle fiammate di Luvumbo e ancorata agli ultra-trentenni Mancosu e Viola.

2. Emil Holm è un nuovo giocatore del Genoa
I grandi club si mangeranno le mani ma il Genoa con l’ ingaggio di Holm non si è solo assicurato un esterno di qualità ma anche una futura maxi-plusivalenza. Nel roster di Gilardino mancava un tornante fisico che potesse permettere all’ ex campione del mondo sia di continuare a proporre la difesa a quattro come fatto quest’anno sia di switchare con la difesa a tre e dare libertà agli esterni di spingersi in avanti senza troppe remore.

Lo svedese Holm nuovo esterno del Genoa. Copyright: 2022 Getty Images

3. La nuova vita di M’Bala Nzola in Ciociaria
Con ancora da smaltire la delusione per la retrocessione, M’Bala Nzola dopo il draft si ritrova a doversi rituffare di fretta e furia in un avventura che si preannuncia di egual livello di thrilling. Si spera che il Frosinone, anche dopo aver perso l’allenatore Fabio Grosso, non rinuncerà ad un calcio propositivo che esalterebbe sicuramente l’ ex attaccante dello Spezia. L’asse con Peppe Caso promette scintille.

4. L’ Hellas ha finalmente un attaccante: Manolo Gabbiadini.

Mi perdoneranno Gaich, il simpatico Lasagna e Milan Djurić, ma con Gabbiadini sotto il balcone di Giulietta sarà tutt’altra storia. Il centravanti doriano, nonostante la retrocessione, ha confermato a suon di goal il suo status da attaccante da prima divisione. All’ Hellas nella stagione conclusasi da poco è mancato proprio lo sfogo, il finalizzatore di una squadra che non fa neanche troppa fatica a creare occasioni.

5. Dessers al Lecce chiude il valzer degli attaccanti
Pantaleo Corvino è uno che ha occhio, sa perfettamente che Cyriel Dessers non è l’ attaccante visto quest’anno a Cremona e che può dare di più, anche perché una maglia prestigiosa come quella del Feyenoord non si veste mai per caso. Dessers assicura al Lecce non solo goal, ma anche sacrificio e qualità. Capace di calciare di destro e di sinistro, di difendere palla e di divincolarsi
in dribbling grazie ad una certa disinvoltura nel gioco nello stretto. Pane per i denti di Gabriel Strefezza insomma.

Dall’ Eredivisie alla Puglia, Dessers draftato da Pantaleo Corvino / Copyright: Getty Images

6. Salerno nuova casa per uno dei tre fratelli Esposito
Il presidente Iervolino ha speso la sua chiamata al draft per il giovane centrocampista Salvatore Esposito svincolatosi dallo Spezia. Salerno sembra un’oasi felice per i giovani calciatori, lasciati maturare in un ambiente in continua crescita e che ha già impattato sulla formazione di giovani come Hans Nicolussi Caviglia, il centrale difensivo Pirola e l’ austriaco Flavius Daniliuc. Esposito, ordinato regista dalla buona tecnica e dal temperamento tipico partenopeo, farà comodo a Sousa o a chi verrà ad abbracciare il progetto granata.

7. Asso di Bastoni per l’ Empoli di Zanetti
Pochi sono i calciatori in Serie A con un sinistro educato come quello di Simone Bastoni, scelto al draft dal presidente Corsi e dal coach Zanetti. L’ex Spezia, nel pieno del suo prime, aiuterà il centrocampo dell’ Empoli a compiere il salto di qualità. Un calciatore che se fosse allenato da Guardiola potrebbe tranquillamente ripercorrere le orme di John Stones e ricoprire almeno tre o quattro ruoli diversi.

8. E’ Audero il nuovo numero uno del Sassuolo
Prima squadra a spendere il proprio gettone per un portiere è il Sassuolo, oramai già in fase di pianificazione per un futuro senza Consigli. L’ ingaggio a parametro zero di un keeper come Audero – alla ricerca di una disperata convocazione da parte del CT Roberto Mancini che sembra proprio non riconoscerne i meriti – rappresenta un colpaccio per la società neroverde. Certo, non sarà un portento tecnicamente, ma tra i pali in pochi in Serie A possono sfoggiare una simil sicurezza ed una simil agilità.

9. Ciao ciao Udogie, Augello nuovo padrone dell’ ala mancina dell’ Udinese.
La partenza di Destiny Udogie ha lasciato senza ombra di dubbio un vuoto nella rosa dell’ Udinese, abituata ad appoggiarsi anche al talento del laterale mancino italo-nigeriano nei momenti di difficoltà. Sottil e la dirigenza hanno quindi virato su un giocatore di gamba e tecnica come Tommaso Augello, sopravvissuto a questo punto al marasma blucerchiato. Capace di giocare sia a quattro che a cinque, ha messo a segno due reti e cinque assist nello scorso campionato.

Prossima fermata del “Treno Augello” a Udine Parco / Copyright: Getty Images

10. Orologio svizzero per Raffaele Palladino: dalla Cremo arriva Pickel.
Alla serata di gala, da uomo di spettacolo qual era, ci sarebbe dovuto essere il presidente Berlusconi, volato in cielo qualche giorno fa dopo una lunga e brutta malattia. Al suo posto il direttore Galliani e l’allenatore Palladino hanno valutato le opzioni disponibili e scelto di offrire un contratto al centrocampista svizzero Charles Pickel. Atletismo, un fiuto del goal da non sottovalutare ed un carattere da tenere sotto controllo quello dell’ ex Cremonese, forzato ai box nella scorsa stagione sia per somma d’ ammonizioni che per l’ espulsione contro il Milan a San Siro. Rimpolperà il centrocampo lasciato sguarnito dalle partenze di Sensi e Rovella.

11. Il centrocampo del Toro parlerà spagnolo: preso Yepes.
Ballottaggio fino all’ ultimo tra Dragowski ed un’ opzione futuribile ma alla fine il Toro di Juric ha scelto di scommettere sul catalano Gerard Yepes, stellina della Sampdoria lanciata due stagioni fa da Marco Giampaolo ma accantonato da Stankovic. Il classico volante sudamericano che con la giusta fiducia e continuità può affermarsi definitivamente in prima squadra.

12. Il Bologna corre ai ripari aggiudicandosi Quagliata
C’erano già stati dei flirt durante le due sfide tra Bologna e Cremonese, oggi però il matrimonio tra il Bologna del DS Sartori ed il terzino Giacomo “Jack” Quagliata è diventato ufficiale. I felsinei visto il mancato svincolo di Doig salvatosi con l’ Hellas, il ritorno alla Juventus di Cambiaso e l’ incertezza sul futuro di Kyriakopoulos, hanno puntato dritti sul palermitano Quagliata che ora andrà a contendersi il posto con Lykogiannis.

13. Delle Monache sarà argilla nelle mani di Vincenzo Italiano
Uno degli accoppiamenti che più stuzzica la fantasia è quello tra Marco Delle Monache e la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Confermato a sorpresa dopo il velato corteggiamento da parte del Napoli, il tecnico italo-tedesco ha fortemente richiesto alla proprietà di “chiamare” uno dei sessanta migliori talenti nati nel 2005 secondo il giornale inglese The Guardian. Ala sinistra di piede destro, disposto al sacrificio, su cui Zeman ha posto la mano sul capo durante la sua seconda esperienza al Pescara.

14. Valeri e la working class bianconera
Non si sa se quello della Juventus si possa chiamare ridimensionamento o oculatezza, ma Emanuele Valeri se sulla carta può sembrare un passo indietro, nei fatti è una scommessa destinata ad avere successo. Nella disastrata stagione della Cremonese la sua energia, la sua tecnica e disciplina tattica hanno brillato. Arriva in una squadra di rango con un anno di ritardo perché le qualità del laterale romano – per la cronaca laziale fino al midollo – erano indiscutibili anche prima del suo approdo in A. Un Kostic low cost con gli insegnamenti dei tipici dettami difensivi di italica memoria.

Futuro bianconero per il mancino Valeri / Copyright: Getty Images

15. La tradizione greco-romana continua con Nikolaou
La cultura greca e romana hanno delle interconnessioni che affondano nella notte dei tempi. Non mancano neanche quelle col calcio. Nikolaou, ex difensore dello Spezia, è solo l’ultimo della lunga lista di calciatori ellenici che hanno vestito la maglia giallorossa. I più appassionati non ricorderanno solo Manolas, Torosidis, Holebas e Dellas, ma anche le meteore Tachtsidīs e Choutos o il portiere Eleftheropoulos. Niko arriva con la prospettiva di essere uno squad player pronto a far rifiatare i titolari. Mancino di piede può interpretare sia il ruolo di centrale nella difesa a quattro che quello di braccetto di sinistra.

16. L’ Atalanta non si smentisce neanche al draft: aggiudicato Leo Benedetti.
Inutile sprecare un’ occasione come quella del draft per giocatori navigati o condannati già ad essere seconde linee, meglio investire sui giovani. Incredibilmente dimenticato per strada dalle altre quindici pretendenti precedenti, l’ Atalanta si è fiondata sul centrocampista Leonardo Benedetti, libero dalla Samp ma con un passato importante al Bari e allo Spezia (con Italiano). Ha da migliorare in fase realizzativa, avendo tempi d’ inserimento e doti atletiche per trovarsi in situazioni favorevoli, ma il talento c’è ed è tangibile.

17. La nuova scommessa del Milan si chiama Szymon Zurkowski
Non si sa ancora come si calerà nello scacchiere tattico di Pioli, ma la cosa certa è che Zurkowski è una scommessa su cui il Milan ha puntato molto volentieri al draft, a maggior ragione se i calciatori restanti non accendono neanche un minimo di fantasia. Calcia di destro e di sinistro, ha fiato e corsa da ritmi europei, fiuto del goal e capacità d’ inserimento. Compito di Milan LAB quello di rimetterlo in piedi ed impedirgli di gettare al vento una stagione come avvenuto recentemente.

18. L’ Inter copre le spalle di Dimarco: messo sotto contratto Arkadiusz Reca.
Sarà forse il nome simile ad un codice fiscale, sarà il ruolo, sarà la struttura fisica, ma a me il nuovo acquisto nerazzurro Reca ricorda il terzino bosniaco Kolašinac, diventato famoso più per aver affrontato da solo un gruppo di criminali armati di coltello che per le gesta sul terreno di gioco. Il polacco ricoprirà probabilmente il ruolo di riserva di Dimarco viste le voci che circolano sul futuro di Robin Gosens. Schierato come terzino di difesa a quattro ha lasciato alcuni dubbi sia in bianconero che all’ Atalanta, mentre come quinto a sinistra – dove può dare sfogo a forza fisica e corsa senza doversi preoccupare più di tanto della fase difensiva – ha offerto delle buone prestazioni. Esemplificativo il goal segnato quest’anno contro l’ Udinese: palla in verticale di Ampadu, inserimento alle spalle della difesa avversaria che lo aveva completamente perso e goal addirittura col piede debole.

Arkadiusz Reca sarà il primo polacco della storia dell’Inter / Copyright: Getty Images

19. Roma e Lazio due facce della stessa medaglia: al draft prendono un centrale per le rotazioni
Come Nikolaou alla Roma anche la Lazio preferisce agire sulla panchina e aggiudicarsi il difensore centrale fresco vincitore del campionato cadetto Luca Ravanelli. Impressionanti i dati legati al centrale trentino: solo due sconfitte in ventiquattro partite da titolare. Un baluardo della fase difensiva ben protetto dall’ esperto Fabio Lucioni. L’ex difensore del Frosinone rappresenterà un’ alternativa molto più credibile di Mario Gila al duo Romagnoli – Casale.

20. Sernicola al Napoli è ultima chiamata al draft.
Il draft si conclude con il campioni d’ Italia del Napoli che puntellano la rosa con Leonardo Sernicola, terzino destro ex Cremonese. Accantonata l’ ipotesi di confermare Bartosz Bereszyński, Sernicola sarà l’ uomo deputato a dar respito a Giovanni Di Lorenzo, assoluto stakanovista della rosa azzurra forse anche perché mancante di un ricambio all’ altezza. Da poter proporre anche a sinistra (che goal col mancino contro la Sampdoria) o anche da braccetto di difesa a tre qual ora l’ allenatore del Napoli che sarà volesse giocare con lo schieramento a tre.

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