Sul fatto che la parità di genere non sia un gioco siamo vagamente tutti consapevoli. Ma che succede quando il gap tenta di essere colmato proprio da un gioco? Nasce su queste basi l’idea di Paolo e Lorenzo, due giovani studenti lombardi che hanno sfruttato il periodo di lockdown nazionale per dare vita ad un progetto unico e singolare. Insomma: c’è chi durante questo periodo ha fatto molto più che impastare pizze al mattino o cantare dal balcone. In questo clima nasce il progetto di Fifa Ladies, che si pone l’obiettivo di portare il calcio femminile di club all’interno del celebre videogioco FIFA. Avete presente? Quello per cui non parlate più al vostro migliore amico dopo aver perso con l’Albinoleffe, usando il Barcellona.
L’obiettivo è stato successivamente tradotto, dopo diversi giorni passati davanti ad un PC, nella creazione di una mod scaricabile in forma gratuita per chiunque. Per i diversamente intenditori e intenditrici, una mod non è altro che una mod-ifica della versione ufficiale del videogioco da parte di programmatori non ufficiali. Prima di capire le diverse sfaccettature che un programma così interessante presenta, è necessario un po’ di contesto.
Vero Boquete chiama FIFA
Tutti almeno una volta nella vita abbiamo fatto una serata pizza-FIFA con gli amici o con le amiche. Chi ci gioca dall’alba dei tempi ricorderà le numerose imprecazioni per la palla a rallentatore sui calci piazzati, la grafica sgranata, quel gol preso durante il recupero che ha fatto saltare quel vaso in salotto. Insomma, FIFA è IL gioco per gli amanti del pallone. Non serve essere nerd o gamer incalliti per giocarci.
Negli anni, le performance grafiche e di utilizzo si sono nettamente evolute regalando esperienze sempre più realistiche anche a livello di contenuto. Ad ogni edizione, infatti, corrisponde un aggiornamento sempre diverso: l’inserimento di nuovi stadi, il perfezionamento degli avatar in tutti i loro dettagli, l’introduzione di campionati e competizioni di diversa portata. Un prodotto che in fin dei conti cerca di avvicinarsi sempre più realisticamente alla dimensione globale del calcio.
Peccato che fino a pochissimi anni fa questo avvicinamento riguardasse solo le competizioni maschili. Recentemente però, le cose sono cambiate. E no, non sono cambiate grazie ad una presa di coscienza dei vertici di Electronic Arts, bensì in seguito alla mobilitazione messa in moto da Vero Boquete con una raccolta firme nel 2013.
Vero Boquete, all’epoca capitano della nazionale femminile spagnola ed attualmente tra le fila del Milan Women, sollecitò EA Sports affinché anche il calcio femminile venisse introdotto su FIFA. Lo scopo, come preannunciato dalla 87 rossonera, sarebbe stato quello di diffondere la conoscenza del movimento e contribuire al raggiungimento della parità di genere. La richiesta, sfociata in decine di migliaia di firme, viene accolta da EA che tre anni più tardi inserisce dodici nazionali di calcio femminile all’interno del proprio gioco.
Se consideriamo che il campionato mondiale di calcio femminile ospita al suo interno ventiquattro squadre, sarebbe azzardato dire che EA Sports abbia semplicemente attribuito un premio di consolazione alle calciatrici? Il classico contentino.
L’idea FIFA Ladies
I ragazzi e le ragazze di FIFA Ladies partono da qui, dalla consapevolezza che esiste un vuoto in questo specifico contesto da provare a colmare. Le battaglie per la parità di genere si combattono in moltissimi modi, su diversi fronti, e la loro si gioca sul dominio virtuale. Oltre alla questione parità, di per sé centrale, il desiderio del team sarebbe quello di poter realizzare un gioco che comprenda quanto meno i campionati femminili più importanti. La priorità quindi è rivolta ai club.
Attualmente hanno ultimato e reso disponibile le dodici squadre di Serie A con rose, divise e loghi aggiornati alla stagione 2020/2021, e la Women’s Super League. Per il prossimo anno, molto probabilmente, sarà possibile trovare nella mod anche i campionati francese, tedesco e spagnolo, oltre all’introduzione della Serie B italiana. Un progetto ambizioso, che vede coinvolta una squadra che cerca di migliorare ogni giorno un prodotto che nasce con la pretesa di essere più di un videogioco.
Vuole essere uno spazio dove – pur limitato al pc – puoi decidere di simulare la sfida scudetto tra Milan e Juve senza dover ricorrere agli avatar al maschile; dove anche le giocatrici possono usare la propria estensione e simulare gol di rovesciata. Sembra chiaramente una banalità, ma se ci fermiamo per un momento a riflettere ne cogliamo l’importanza. L’importanza delle piccole cose che ci aiutano ad avvicinarci ad una parvenza di normalità, di uguaglianza. Quello che Vero Boquete intendeva rivendicare con la raccolta firme.
FIFA Ladies è un po’ questo: una piccola cosa importante. Un videogioco che vuole arrivare dove nessun altro ancora ha avviato gli scavi. È ancora giovane, con moltissima strada da compiere ma con grandi potenzialità.
Da FIFA Ladies verso altre strade
La strada per continuare a contribuire a dare maggior visibilità al calcio femminile attraverso il digitale non si ferma qui. Fermi in cantiere al momento ci sono la costruzione di un sito web e di un’applicazione per mobile dove potersi cimentare in una doppia attività: collezione di figurine con la possibilità di sbloccare pacchetti diversi, contestualmente al Fanta Women. Una sorta di raccolta alla Calciatori Panini abbinato al fantacalcio per rendere il gioco più interattivo attraverso le grafiche in stile FIFA personalizzate dal team.
Questi progetti, pur contribuendo in modo alternativo alla visibilità del lato rosa del pallone, potranno trovare un trampolino di lancio reale quando il calcio femminile stesso prenderà definitivamente il largo. Nel nostro Paese sono tantissime le realtà, o in generale le figure, che danno un contributo a modo loro per spingere la causa, ma fino a quando la macchina non partirà di pari passo con tutte le rispettive componenti, nulla potrà mai davvero decollare. Questa non vuole essere né una sentenza, né una prospettiva negativa della realtà, ma la consapevolezza che, quando i tempi saranno maturi, ognuno vedrà i propri sacrifici ripagati, potendo finalmente girare la chiave sul quadro.