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CALCIO ITALIANO

Il Lecce conta anche su Pablo Rodriguez

Da tre stagioni a questa parte, il Lecce è a bordo di una montagna russa: prima la promozione in massima serie, poi il ritorno in Serie B e ora di nuovo in lotta per riprendersi la A. Non c’è tempo da perdere e il presidente Sticchi Damiani ha deciso di fare la sua parte in sede di mercato. Tra gli acquisti estivi c’è stato anche Pablo Rodriguez, rimasto fin troppo tempo nell’ombra.

Un colpo a sorpresa, un coniglio saltato fuori all’improvviso dal cilindro e che sta rubando la scena. Trovandosi nello stesso pacchetto avanzato di Coda e Stępiński, non gli dispiacerà vedersi attribuire l’etichetta di riserva di lusso. Ma a questo punto tocca a noi: chi è Pablo Rodriguez? Da dove arriva e, soprattutto, dove andrà?

Da Raul a Corini

Classe 2001, Rodriguez è un centravanti tutt’altro che imponente (178 cm). D’altro canto è dotato di un’agilità incredibile, di una tecnica apprezzabile e di quelle fiammate che in pochi hanno. Non a caso il Las Palmas e il Real Madrid in rapida successione gli hanno fatto posto nelle loro giovanili. Con i Blancos, ha giocato dal 2016 allo scorso 30 settembre 2020, ma solo negli ultimi mesi di questa sua esperienza ha avuto la fortuna di essere allenato da un ex attaccante che ha fatto la storia del Real e del calcio in generale: Raúl González Blanco.

Conoscere Raúl come persona e professionista è un privilegio che porterò sempre con me. Quando giocava, lo ammiravo perché in campo dava sempre il massimo. Se devo scegliere un idolo, dico lui. Mi ripeteva sempre che nel calcio, a fare la differenza, è chi è in grado di farsi trovare sempre sul pezzo. Mi ha insegnato che attaccando il primo palo tutti i palloni possono trasformarsi in gol.

Proprio in questo modo, attaccando il primo palo, realizza il gol “alla Raúl” che apre le danze nella finale di UEFA Youth League contro il Benfica. Le Merengues vincono quella partita per 3-2 e Pablo si laurea campione d’Europa U-19.

Pablo Rodriguez festeggia la Youth League
Pablo Rodriguez festeggia la vittoria della Youth League (Foto: Jonathan Moscrop/Sportimage/Imago Images – OneFootball)

Per tutto il torneo, l’ha seguito incuriosito Pantaleo Corvino, che dopo 15 anni è tornato a Lecce in qualità di direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica. Qualche settimana dopo la finale di Youth League, lo contatta telefonicamente e, stando a quanto ha dichiarato lo stesso Pablo Rodriguez, lo fa toccando i tasti giusti.

Dalle parole del direttore ho capito subito che Lecce poteva diventare la piazza giusta per me. Mi ha spiegato quale sarebbe stato il mio ruolo nel progetto. Sentivo che intorno al mio trasferimento si era creato il giusto entusiasmo.

Le tempistiche della trattativa sono rapide, quelle del suo sbarco in Italia l’esatto opposto. Positivo al Covid, l’ex madridista è stato bloccato in Spagna fino alla seconda settimana di ottobre. Ma anche una volta arrivato a Lecce non sono mancati gli imprevisti: prima un’infiammazione appendicolare, poi un risentimento muscolare. La presentazione ufficiale slitta a metà novembre, l’esordio a fine dicembre.

Bastano quei suoi primi 23 minuti in giallorosso per scacciare via tutti i mostri dei mesi precedenti e prendersi la fiducia di Eugenio Corini. Entra al 67′ di Lecce-Vicenza, gli ospiti sono in vantaggio per 0-1. Pronti, via e capitan Mancosu pareggia i conti. Qualche giro d’orologio più tardi Henderson lascia partire un tiro-cross che Rodriguez corregge in rete. Circa 300 secondi, il tempo necessario per segnare quel gol che è la sua dichiarazione d’intenti. È qui per diventare grande.

Pablo Rodriguez e Corini
Eugenio Corini abbraccia Pablo Rodriguez (Foto: Alfredo Falcone/LaPresse/Imago Images – OneFootball)

Il calcio che si gioca in cadetteria è ben diverso da quello delle serie minori spagnole. Il diciannovenne, però, non ha faticato troppo ad ambientarsi in un mondo nuovo fatto di tattica e aggressività. Corini gli chiede di entrare in gara con il giusto piglio, di lottare su ogni pallone e di spaccare la partita velocizzando la transizione. La risposta che arriva dal campo è ottima, forse anche oltre le aspettative: 5 gol e 3 assist in 14 presenze. Che poi quest’ultimo dato va preso con le pinze, visto che gioca di media 38 minuti a partita. Di conseguenza, Pablito (come lo chiama Corvino) partecipa ad un’azione decisiva una volta ogni 67 minuti. Niente male.

Sottotraccia: chi si muove per Pablo Rodriguez?

Grazie a questo straordinario rendimento, Pablo Rodriguez ha fatto registrare un plusvalore di 750 mila euro nel corso di questa stagione. Nella speciale classifica degli under 21 della Serie B che hanno visto lievitare il proprio valore di mercato, lo spagnolo si colloca all’ottavo posto, miglior piazzamento per uno straniero dietro a Nedim Bajrami che guarda tutti dall’alto verso il basso (+2,3 milioni).

Normale che anche club di A inizino a chiedere di lui. Un profilo del genere può far comodo a molti, ma le destinazioni più quotate – almeno per il momento – sono la Sampdoria e l’Inter. Perché? Il procuratore di Pablo Rodriguez è Abian Morano, lo stesso che ha assistito Mauro Icardi fino al 2015. Sappiamo tutti qual è stato il percorso del bomber argentino: dalla cantera del Barça alla Samp, per poi unirsi ai colori nerazzurri in un matrimonio controverso. Allo stesso modo, il ragazzo di Las Palmas è arrivato in Italia dalle giovanili di una delle due grandi di Spagna e sembra essere destinato al grande salto. Sia la Sampdoria che l’Inter hanno già avuto modo in passato di trattare con Morano, per questo motivo c’è la possibilità che le voci che stanno girando siano fondate e che qualcuno si stia muovendo fuori dai radar.

Ma guai a fare i conti senza l’oste. Il Real Madrid non è il tipo di club che tende a perdere con una certa facilità i prospetti che sono cresciuti nel proprio settore giovanile. Al momento della stretta di mano con il Lecce, le due parti si sono accordate anche per un diritto di prelazione che Florentino Perez potrà esercitare già a partire da questa estate: entrando nella corsa al giocatore e pareggiando l’offerta delle dirette concorrenti, il Real riporterebbe a casa Rodriguez.

Le feste di Pablo

Sia il giocatore che il suo agente, però, non vogliono fare il passo più lungo della gamba. Non si può pensare alla prossima tappa senza aver raggiunto prima il traguardo che è stato prefissato a inizio stagione: la promozione diretta in Serie A. Momentaneamente il Lecce si trova al secondo posto con 58 punti in 33 giornate, ma la concorrenza alle sue spalle è agguerrita: solo un punto di vantaggio sulla Salernitana, cinque sul Venezia e sei sul Monza. Vietato rallentare proprio al fotofinish.

Per le doti che sta mostrando, probabilmente prima o poi Pablo Rodríguez avrà modo di giocare in Serie A indipendentemente da quella che saranno le sorti del suo Lecce. Ma ci piace pensare che tutto andrà per il verso giusto e che il calcio ci regalerà l’ennesima storia da raccontare. Quale? Quella di un predestinato con la numero 99 che va in rete in un posticipo di A facendo esplodere di gioia quei tifosi che già dal primo giorno non vede l’ora di incontrare. E sarà festa grande al Via del Mare.

Non sappiamo ancora quando e se sarà possibile vedere lo stadio pieno. Prima di approdare in Salento ho visto dei video del Via del Mare e la verità è che è impressionante, una follia giocare con al fianco così tanta gente che non smette di incitarti e cantare durante tutta la partita.

Lecce Via del Mare
Curva del Lecce, Stadio Via del Mare (Foto: Donato Fasano/LaPresse/Imago Images – OneFootball)
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Viterbese classe ’99, muove i primi passi con ai piedi un pallone e, neanche a dirlo, se ne innamora. Quando il calcio giocato smette di dare speranze, ci pensa giornalismo sportivo a farlo sognare. E se si fosse trattato di campo, essere riserva di lusso lo avrebbe fatto rosicare… alla tastiera non potrà che essere un valore aggiunto.

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