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C’erano una volta – in un tempo ormai lontano – due famiglie, la cui rivalità ha scatenato una sanguinosa guerra civile, la quale ha dato alla luce una gloriosa dinastia. Non è l’incipit di una fiaba medievale, né di un dramma shakespeariano. È lo starting point della Guerra delle due rose, il conflitto civile inglese che ha portato all’avvento della dinastia dei Tudor sul trono d’Inghilterra nel XV secolo. È anche, però, l’incredibile e curiosa origine di una delle rivalità più sentite della tradizione calcistica inglese, quella tra Leeds United e Manchester United.

L’Italia conta i danni all’indomani del conflitto mondiale – il secondo in una quarantina d’anni – che ha lacerato il Vecchio Continente, e non solo. Siede al tavolo dei vinti, almeno in apparenza. L’interruzione dei combattimenti riporta una strana spensieratezza, come quelle che non si vivevano ormai da diverse stagioni. C’è un caso irrisolto, però: si tratta di Trieste, trainata anche dalla propria compagine calcistica. È la Triestina, traino per la rinascita sull’Adriatico.

Quante storie si dipanano dal groviglio dei Mondiali del 1982. Un evento seguito da tutto il mondo, e un calcio che sembrava più autentico. Meno riflettori e più poesia, forse. E la gioia esplosa nella notte di Madrid, quando l’Italia diventò campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Il Paese si sentiva invincibile e in cima al mondo, più su dell’Argentina, del Brasile e dell’Europa intera. E là c’eravamo davvero. Sopra a tutto e a tutti. Quale storia scegliere? A quale romantica avventura dare spazio? Stiamo parlando di svolte e di momenti decisivi. Del suggestivo “cosa sarebbe successo se” e di tutto il mistero che un tempo verbale come il condizionale si porta dietro. E quindi tra le mille storie di Spagna 82, c’è quella di un giovane Giuseppe Bergomi.

26 Giugno 2020. La stagione di Serie A vive, in maniera del tutto eccezionale, la sua 27ª giornata, terza dalla ripresa delle ostilità successive al lockdown. La Lazio, seconda in classifica, è ospite dell’Atalanta di Gasperini con l’obiettivo di rimanere incollata alla Juventus capolista. Dopo il rapido doppio vantaggio casalingo, i bergamaschi organizzano una faticosa rimonta portando Gosens ad accorciare le distanze al 38′. Al 66′, in coda ad una serie di rimpalli figli di un calcio d’angolo, il pallone finisce tra i piedi di Maarten de Roon. Ruslan Malinovskyi è in disparte dalla mischia, impiegato in origine come opzione corta rispetto alla soluzione diretta a centro area.

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