La Roma di Paulo Fonseca si sta dimostrando una delle compagine più propositive, dinamiche e temibili del campionato nostrano. Il merito è anche di Leonardo Spinazzola, autore finora della sua stagione della rivalsa.
C’erano una volta – in un tempo ormai lontano – due famiglie, la cui rivalità ha scatenato una sanguinosa guerra civile, la quale ha dato alla luce una gloriosa dinastia. Non è l’incipit di una fiaba medievale, né di un dramma shakespeariano. È lo starting point della Guerra delle due rose, il conflitto civile inglese che ha portato all’avvento della dinastia dei Tudor sul trono d’Inghilterra nel XV secolo. È anche, però, l’incredibile e curiosa origine di una delle rivalità più sentite della tradizione calcistica inglese, quella tra Leeds United e Manchester United.
L’abbiamo visto girovagare in lungo ed in largo per il Vecchio Continente, dalla Catalogna alle grandi metropoli inglesi. Ora, però, sembra tornato in pianta stabile in Italia, dove la sua avventura calcistica ha spiccato il volo qualche anno fa: rispolveriamo dai cassetti della memoria l’Alexis Sanchez in maglia Udinese.
L’Italia conta i danni all’indomani del conflitto mondiale – il secondo in una quarantina d’anni – che ha lacerato il Vecchio Continente, e non solo. Siede al tavolo dei vinti, almeno in apparenza. L’interruzione dei combattimenti riporta una strana spensieratezza, come quelle che non si vivevano ormai da diverse stagioni. C’è un caso irrisolto, però: si tratta di Trieste, trainata anche dalla propria compagine calcistica. È la Triestina, traino per la rinascita sull’Adriatico.
Quante storie si dipanano dal groviglio dei Mondiali del 1982. Un evento seguito da tutto il mondo, e un calcio che sembrava più autentico. Meno riflettori e più poesia, forse. E la gioia esplosa nella notte di Madrid, quando l’Italia diventò campione del mondo per la terza volta nella sua storia. Il Paese si sentiva invincibile e in cima al mondo, più su dell’Argentina, del Brasile e dell’Europa intera. E là c’eravamo davvero. Sopra a tutto e a tutti. Quale storia scegliere? A quale romantica avventura dare spazio? Stiamo parlando di svolte e di momenti decisivi. Del suggestivo “cosa sarebbe successo se” e di tutto il mistero che un tempo verbale come il condizionale si porta dietro. E quindi tra le mille storie di Spagna 82, c’è quella di un giovane Giuseppe Bergomi.
Alejandro Gomez, Juan Cuadrado e Dries Mertens: tre giocatori per tre squadre diverse. Eppure, l’argentino, il colombiano ed il belga hanno qualcosa in comune: reinventarsi tecnicamente per rimanere in alto.
Con l’avvicinarsi della prossima finestra di mercato, spuntano svariate occasioni in scadenza: tra di esse, abbiamo analizzato i casi di Eric Garcia, Riqui Puig e Nicolas De La Cruz.
Il nostro itinerario fra le maglie che hanno scritto la storia del calcio e affascinato milioni di appassionati continua con un famoso marchio italiano, Kappa.
La Tulipanomania scoppiò in Europa nell’inverno che portava il 2018 a sfumare nel 2019. Era un inverno rigido e, dopo le avventure di Champions madrilene degli anni precedenti, una ventata di petali olandesi aveva invaso l’Europa sin dai primi sentori dell’autunno. Specialmente ad Amsterdam, rifugio dell’Ajax.
26 Giugno 2020. La stagione di Serie A vive, in maniera del tutto eccezionale, la sua 27ª giornata, terza dalla ripresa delle ostilità successive al lockdown. La Lazio, seconda in classifica, è ospite dell’Atalanta di Gasperini con l’obiettivo di rimanere incollata alla Juventus capolista. Dopo il rapido doppio vantaggio casalingo, i bergamaschi organizzano una faticosa rimonta portando Gosens ad accorciare le distanze al 38′. Al 66′, in coda ad una serie di rimpalli figli di un calcio d’angolo, il pallone finisce tra i piedi di Maarten de Roon. Ruslan Malinovskyi è in disparte dalla mischia, impiegato in origine come opzione corta rispetto alla soluzione diretta a centro area.