La stagione 2020/2021 della Serie A si è conclusa da una settimana. La redazione di Riserva di Lusso ha presentato i propri riconoscimenti per il campionato appena disputato. Gol dell’Anno, Matricola dell’Anno, Giocatore più Migliorato dell’Anno, Allenatore dell’Anno, Riserva di Lusso dell’Anno, Giocatore dell’Anno e i premi alla Serie A Femminile. Dopo questa serie di premi individuali, è giunto il momento di muoversi verso discorsi meno convenzionali. Per farlo, è necessario andare oltreoceano e prendere in prestito una tipologia di discussione che va ancora di moda nel contesto dell’NBA: prepariamoci a giocare a Serie A Jam.
Boom Shakalaka!
Chicago, 1993. All’interno della Midway Games si respira un’atmosfera euforica. Dopo aver innalzato nel 1992 il numero di giovani pazienti nei reparti di ortopedia con il famoso picchiaduro Mortal Kombat, la casa sviluppatrice americana decide di proseguire con la sua voglia di far sbriciolare i polpastrelli a tutti i videogiocatori da cabinato che popolavano le sale giochi. Pubblica NBA Jam, titolo di basket dalla connotazione arcade. Gli sviluppatori hanno preso il concetto di realismo, lo hanno appallottolato e lanciato nel cestino della spazzatura, provando a replicare un tiro in fade away di Michael Jordan. Le partite sono 2 contro 2 a tutto campo, non esistono falli e le azioni più surreali e incredibili sono le benvenute. Questo coloratissimo universo pixelloso che si muove a un ritmo frenetico e mozzafiato funziona sin da subito.
Le persone affollano le sale giochi, giocano con le proprie squadre e i propri giocatori preferiti, spendendo patrimoni in gettoni per le sfide all’interno dei cabinati. Ma si va oltre. Questo diventa un genere di videogioco che supera i limiti cestistici e si propaga in altri sport. Midway Games sviluppa in seguito titoli legati al football americano, all’hockey sul ghiaccio e al baseball, mantenendo le caratteristiche di NBA Jam. Da questo ecosistema arcade, nascono negli USA nuovi modi per impostare le conversazioni a tema sportivo. “Qual è il miglior duo della storia?”. “Qual è la miglior coppia di giocatori in NBA Jam?”. “Quali atleti sceglieresti per giocare un 2 contro 2 a tutto campo?”. Si tratta di discussioni dall’approccio scanzonato e fantasioso che possono essere riproposti in diversi ambiti dello sport. Perché, dunque, non prendere in prestito questo approccio e vedere cosa salterebbe fuori se si impostasse il discorso sulla Serie A?
I parametri per le scelte in Serie A Jam
Bisogna partire da un presupposto: per quanto sia divertente farsi travolgere ogni tanto da uno tsunami di irrealismo, in questo caso è necessario abbandonare tutto ciò che non ha la residenza nel mondo reale. Dunque, nessuna testa gigante, potenziamenti ai giocatori, palloni infuocati o acrobazie incredibili o gli altri easter egg di NBA Jam. Se c’è qualcosa da ricercare è piuttosto il dinamismo, la velocità, la capacità di giocare sui due lati del campo in fase difensiva e offensiva. Verrà scelta per ogni squadra di Serie A la coppia di giocatori col più alto rendimento nella scorsa stagione (grazie ai dati di WhoScored), con oltre il 50% di presenze in campionato (quindi un minimo di 19 partite).
Inoltre, la scelta ricadrà su coloro che sono più adatti a sostenere un tipo di partite il più possibile conformi all’idea del gioco. Un 2 contro 2 a tutto campo senza eccessivi tatticismi ma mantenendo un particolare tipo di equilibrio. Due giocatori difensivi? Si può, se sono capaci anche di segnare in qualche modo. Un duo formato da calciatori unicamente offensivi? Se riescono a compensare l’incapacità di difendere con le loro qualità in attacco, perché no? Tanto si gioca per vincere, mica per non perdere. Come nel basket, non esistono pareggi.
Non è scontato che le coppie formate siano composte unicamente dai migliori giocatori della squadra o dai volti più noti. Si cercherà l’equilibrio più corretto tra gli atleti più adatti all’azione frenetica e coloro che si sono distinti maggiormente nelle loro squadre di club durante la stagione appena conclusa. Non è ovviamente possibile garantire l’oggettività al 100%, trattandosi di un qualcosa che non esiste nella realtà. È solamente un’idea bizzarra che potrebbe scaturire da una chiacchierata tra amici e amiche. Si può unire il realismo dei dati e dei fatti all’immaginazione e la spensieratezza tipica di NBA Jam?
Inter: Nicolò Barella e Romelu Lukaku
Si parte con la squadra vincitrice del titolo 2020/2021. Non è facile scegliere, visto il numero di giocatori che si sono messi in mostra in questa stagione appena conclusa. La scelta ricade sulla coppia che garantisce una maggiore efficacia nel coprire tutto il campo e anche una buona capacità di giocare assieme. Nicolò Barella nel classico ruolo di tuttocampista che unisce una discreta capacità nei recuperi e negli intercetti con continui inserimenti in attacco. Romelu Lukaku, invece, è il punto di riferimento in attacco, capace di dare una mano anche nel gioco aereo in fase difensiva. 3 gol e 7 assist per il primo, 24 gol e 11 assist per il secondo: sono numeri che regalano un quadro quasi riduttivo dell’impatto che avrebbero questi due calciatori in una sfida 2 contro 2. Le alternative: Marcelo Brozović e Lautaro Martinez.
Milan: Franck Kessié e Ante Rebić
Bisogna partire da un presupposto: Kessie è forse l’unico in questa versione di Serie A Jam che potrebbe giocare da solo contro due avversari senza essere umiliato. Impossibile non sceglierlo. In avanti la scelta ricadrebbe su Zla… no, Ante Rebić. Potrebbe essere un’opinione controversa ma, nonostante sia il capocannoniere della squadra, l’attuale Ibrahimovic risulterebbe inadatto alla frenesia e al dinamismo di queste sfide 2 contro 2 a tutto campo. Ante Rebić, invece, è il secondo miglior marcatore della squadra e buon attaccante capace di fare più cose in fase offensiva. Alternative: Theo Hernandez e Hakan Çalhanoğlu.
Atalanta: Robin Gosens e Luis Muriel
La squadra con il maggior numero di gol segnati in campionato offre una vasta gamma di calciatori capaci di segnare e di giocare in modo iper-cinetico a un ritmo vertiginoso. La scelta ricade sul difensore goleador Robin Gosens (anche se definirlo “difensore” potrebbe essere riduttivo) e sull’uomo che più di tutti nell’Atalanta ha costretto i portieri avversari a raccogliere palloni dalla porta: Luis Muriel. I due regalano una discreta mole di assist e gol, spesso in compartecipazione. Per quanto la scelta di un giocatore maggiormente difensivo – come, ad esempio, Romero, Palomino, Toloi o centrocampisti come De Roon e Freuler – potrebbe compensare le lacune di Muriel in difesa, perché non scegliere il difensore più efficace in fatto di gol e assist? Giusto per rimanere coerenti con la propensione offensiva della Dea. A questo proposito, le alternative sarebbero: Ruslan Malinovskyi e Duván Zapata.
Juventus: Juan Cuadrado e Cristiano Ronaldo
Al miglior realizzatore della squadra è automatico associare il miglior assistman. Nel caso della Juventus, la coppia più adatta è formata da Juan Cuadrado e Cristiano Ronaldo. Il colombiano ha progressivamente raffinato la sua capacità di fare tante cose in campo, facendole anche bene. Con la sua velocità potrebbe compensare la proverbiale disattenzione per la fase difensiva di CR7 ma può offrire anche anche gol e una gran dose di assist. E Cristiano Ronaldo? Il portoghese garantirebbe tanti gol, in qualunque modo, pure con uno stacco aereo ad altezze più simili a quelle raggiunte da un cestista in NBA. Basta questo per sceglierlo. Le alternative bianconere: Danilo e Federico Chiesa.
Napoli: Giovanni Di Lorenzo e Lorenzo Insigne
In un mondo ideale Kalidou Koulibaly sarebbe il prototipo di calciatore perfetto per le sfide 2 contro 2 a tutto campo. Fenomenale a difendere in campo aperto, bravissimo a portare palla, veloce, potente, capace anche di segnare. Ma quest’anno non ha fornito nessun assist e nessuna rete, nonostante abbia continuato a mostrare le sue doti difensive. Tutto ciò non può bastare. Ecco che, dunque, la scelta per l’elemento più difensivo della coppia ricade su Giovanni Di Lorenzo. Il difensore italiano non può garantire l’identica tenuta difensiva del compagno di squadra senegalese ma può offrire sei assist e tre gol in più. In attacco Lorenzo Insigne a fare quello che preferisce: segnare e regalare assist. I due si troverebbero a meraviglia, lo hanno già dimostrato in questa stagione. Le alternative al duo azzurro: Piotr Zielinski e Hirving Lozano.
Lazio: Sergej Milinković-Savić e Ciro Immobile
Tecnica, fisicità e velocità. Tre parole per definire questo duo. Milinković-Savić è l’esempio perfetto di calciatore per questo tipo di sfide. Potrebbe difendere il pallone col suo fisico, farlo scomparire con la sua proverbiale gestione del pallone per poi andare a segnare sul capovolgimento dell’azione. Senza dimenticare l’aiuto fondamentale in fase difensiva nel caso di duelli aerei. Poi otto gol e nove assist nel campionato appena concluso non è un bottino su cui sputare sopra, non bisogna dimenticarselo. Ad accompagnarlo sul campo, Ciro Immobile e i suoi venti gol (e sei assist) in stagione. Ce lo vedrei benissimo in campo aperto per sfondare la rete dopo un intercetto seguito da un lancio lungo del compagno. Luis Alberto e Joaquín Correa sarebbero i sostituti della coppia titolare.
Roma: Gianluca Mancini e Henrikh Mkhitaryan
Sarebbe stato interessante avere Jordan Veretout come uomo di equilibrio della coppia, ma la capacità di Mancini di occupare zone diverse in giro per il campo, mantenendo sia le qualità difensive che l’attitudine a godersi le avventure in attacco, è la chiave per la sua scelta nel duo titolare. Mkhitaryan, invece, è il riferimento in avanti: 13 gol e 10 assist in stagione per lui, oltre alla solita dose di movimenti e giocate per la squadra. In una sfida 2 contro 2, fungerebbe sia da playmaker offensivo che da realizzatore, in un contesto frenetico che pare fatto a posta per lui. Cosa chiedere di più? Leonardo Spinazzola e Lorenzo Pellegrini potrebbero essere delle ottime alternative, entrambi sia nel ruolo più difensivo che in quello offensivo.
Sassuolo: Manuel Locatelli e Domenico Berardi
Possono due giocatori riproporre parte di un meccanismo tecnico-tattico che ha rappresentato una delle più belle proposte di calcio in Italia negli ultimi anni? Se i due sono alcuni dei punti di riferimento di tale sistema, sì. Locatelli e Berardi sono gli ingranaggi forse più in vista del meccanismo colorato di neroverde messo a punto da Roberto De Zerbi. Il centrocampista classe 1998 ad occuparsi di schermare gli attacchi avversari e impostare l’azione d’attacco, legandosi al compagno più offensivo sia giocando sul corto che con lanci lunghi. Berardi, dal canto suo, è sempre pronto a calpestare le zone di campo più adatte al suo mancino sapiente. Nell’ultima stagione di Serie A ha persino aumentato le proprie capacità realizzative, raffinando ulteriormente la capacità di creare pericoli alle difese avversarie. Le due alternative: Vlad Chiriches e Francesco Caputo.
Sampdoria: Morten Thorsby e Keita Baldé
Altra accoppiata che potrebbe generare controversie per via dell’assenza di Fabio Quagliarella in attacco. Come per Ibrahimovic, il 27 blucerchiato non potrebbe garantire la sua solita efficacia realizzativa (confermata anche nell’ultima stagione) dovendo coprire una porzione di campo più grande e aiutando anche in difesa. Dunque, la parola d’ordine è “essenzialità”. L’accoppiata Thorsby-Baldé potrebbe essere descritta così. Il norvegese potrebbe fare praticamente di tutto in fase difensiva, riuscendo comunque a dare una mano anche in attacco. Sul gioco aereo, sulla grinta e sul chilometraggio in campo ha poco da invidiare a tanti altri giocatori in Serie A, se ci aggiungiamo anche qualche gol e, possibilmente, degli assist non possiamo lamentarci. In attacco Keita Baldé, con i soliti movimenti in campo aperto, è perfetto per giocare in velocità e segnare. Le loro alternative sono: Omar Colley e Jakub Jankto.
Hellas Verona: Federico Dimarco e Mattia Zaccagni
Questa è la connessione perfetta. I due si trovano anche a occhi chiusi e lavorano in coppia per realizzare gol spettacolosi. Da un punto di vista statistico, entrambi sono molto simili in termini di creazione e realizzazione offensiva. Cinque gol e tre assist per Dimarco, cinque gol e cinque assist per Zaccagni. Il primo metterebbe a disposizione della coppia una fase difensiva notevolmente migliorata negli ultimi e il suo educatissimo piede sinistro, mentre il secondo potrebbe attirare su di sé gli avversari per aprire spazi al compagno. Da lì, come già sottolineato prima, i due non avrebbero problemi a segnare, anche scambiandosi i compiti. L’Hellas Verona offre alternative variegate e interessanti. In questo caso, i due alternativi alla coppia titolare sarebbero Davide Faraoni e Antonín Barák.
Genoa: Milan Badelj e Gianluca Scamacca
A volte l’apparenza inganna. Badelj non sembrerebbe in grado di coprire tutto il campo, rendendosi utile in entrambe le fasi di gioco. Eppure ci riesce. Stessa cosa per Scamacca. Un calciatore con quel fisico non potrebbe muoversi con agilità e coprire ampie porzioni di campo, giocando il pallone anche fuori dall’area di rigore. Tuttavia, il 9 genoano riesce a essere utile anche lontano dalla porta. Il croato garantirebbe corsa, copertura degli spazi, pulizia sul gioco corto e sul lungo. L’italiano riuscirebbe ad associarsi col compagno sia fraseggiando palla a terra che tramite lanci lunghi in campo aperto. Si poteva scegliere un’accoppiata formata da un difensore di ruolo e un centravanti con più gol all’attivo, ma questa sembra essere la coppia migliore per un 2 contro 2 frenetico. Le alternative: Davide Zappacosta ed Eldor Shomurodov.
Bologna: Takehiro Tomiyasu e Roberto Soriano
Un difensore capace di giocare in ogni posizione della difesa e un centrocampista offensivo capace di svolgere qualsiasi compito. Sono rispettivamente il difensore con il miglior rendimento e il capocannoniere della squadra. L’accoppiata nippo-italiana punta tutto sulla verticalità (aerea e spaziale). Tomiyasu si esalta sui duelli aerei e sull’intercetto delle azioni offensive avversarie. Soriano contrasta, imposta, rifinisce e conclude pensando sempre al metodo migliore per raggiungere la porta avversaria nel modo più efficace e rapido possibile. Mattias Svanberg e Musa Barrow potrebbero creare le giuste combinazioni con gli altri due compagni di squadra nella creazione di un duo alternativo.
Fiorentina: Nikola Milenkovic e Dusan Vlahovic
C’è bisogno di due ragazzi serbi, sul metro e novanta (o anche oltre), possibilmente un difensore e un attaccante. Bisogna andare a Firenze per trovarli? Ottimo, potrebbero essere perfetti per Serie A Jam. Eccoli là che si completano, limitando l’uno le lacune dell’altro. Milenkovic e Vlahovic, un asse verticale basato su forza fisica (il primo) e istinto del gol in continuo miglioramento (il secondo). Potrebbero patire gli attacchi in campo aperto ma forse è l’unica vera lacuna per questo duo. Entrambi sono i migliori realizzatori della squadra nel loro ruolo, dunque sono particolarmente adatti a queste sfide in cui la ricerca del gol è il principale obiettivo. Alternative d’esperienza per la Fiorentina: Giacomo Bonaventura e Frank Ribery.
Udinese: Rodrigo de Paul e Roberto Pereyra
Tra Sarandí e San Miguel de Tucumán ci sono oltre 1200 chilometri di distanza ma c’è quel modo che hanno gli argentini di mettere in campo le proprie qualità, sacrificandosi per il bene del collettivo, che annulla ogni possibile distanza o differenza tra compagni. Fino a qualche anno fa, de Paul sarebbe stato l’uomo maggiormente offensivo rispetto a Pereyra ma, soprattutto in questa stagione, i ruoli si sono ribaltati. Il 10 è diventato sempre più un centrocampista totale, riscoprendosi anche un calciatore prezioso in fase difensiva, mentre il 37 si è avvicinato maggiormente alla porta avversaria. Ma non si può eliminare l’istinto offensivo da un numero 10, anche se gioca in posizione più arretrata rispetto al passato. 9 gol e 9 assist per il nativo di Sarandí, 5 gol e 7 assist per El Tucumano. Non ci può essere una miglior coppia all’interno dell’Udinese ma esistono due nomi alternativi: Nahuel Molina e Stefano Okaka.
Spezia: Simone Bastoni e M’Bala Nzola
In questo caso la scelta è contemporaneamente sia facile che difficile. Facile perché Bastoni è il difensore col miglior rendimento della stagione dello Spezia, mentre Nzola ha ottenuto quel riconoscimento tra i giocatori del reparto offensivo. Ma è una scelta difficile perché tanti altri giocatori dello Spezia sarebbero stati perfetti per una sfida 2 contro 2 a tutto campo: Chabot, Erlic, Pobega, Farias, Verde o Agudelo. Tutti perfettamente in grado di trovare un posto ma bisogna scegliere. Dunque meglio un mancino affilato come quello di Bastoni per calciare in porta dalla distanza e mettere Nzola nelle condizioni di sfoderare le proprie doti realizzative. Le alternative al duo: Giulio Maggiore ed Emmanuel Gyasi.
Cagliari: Nahitan Nández e João Pedro
Le ultime prestazioni che hanno portato alla salvezza del Cagliari possono confondere le idee e instaurare dei dubbi. Alcune partite di Lykogiannis fanno pensare “deve sicuramente giocare nella coppia titolare del Cagliari in versione Serie A Jam”. E invece no. Non bastano i quattro gol (due di questi da calcio di punizione) e i due assist. Il suo muoversi sostanzialmente in un “binario” sulla fascia sinistra non garantisce che sia in grado di muoversi in ogni posizione del campo nelle due fasi. Per questo motivo, nel ruolo più difensivo del duo, la scelta ricade su Nahitan Nández, l’unica vera certezza del Cagliari in quest’ultima stagione. L’unico capace di fare qualsiasi cosa sui due lati del campo. Difensore, centrocampista e persino attaccante quando la situazione lo richiede.
Per uno che in ogni zona del campo dà tutto se stesso, ce n’è un altro che – come tanti brasiliani – considera la fase difensiva come un optional. A dire il vero anche l’apporto alla fase offensiva di João Pedro potrebbe apparire apatico. In realtà non lo è. Il brasiliano è come un coccodrillo che si nasconde all’interno di una palude, in attesa che arrivi il momento giusto per sferrare il suo attacco. È colui che in attacco si nasconde, muovendosi a piacimento sul terreno di gioco. Un po’ centrocampista offensivo, un po’ esterno e un po’ attaccante. Ma alla fine trova sempre il posto e momento giusto per mettere il suo timbro sulla partita, che sia un gol o un assist. Le altre scelte: Razvan Marin e Giovanni Simeone.
Torino: Bremer e Andrea Belotti
Il difensore con il miglior rendimento offensivo e l’attaccante con il miglior rendimento difensivo. In generale, i due calciatori del Torino con il rendimento più alto nella stagione di Serie A. Bremer copre le spalle a Belotti per permettergli di segnare e quest’ultimo aiuta il compagno per non lasciarlo solo in fase difensiva. Non esattamente l’equilibrio più scontato quando si uniscono un difensore centrale e un centravanti. Corsa, tanti duelli aerei e quell’istinto per il gol che rende questa coppia un pericolo costante per gli avversari. Per l’estetica, ripassare un’altra volta o scegliere un’altra squadra. In questo caso prevalgono l’efficacia e lo spirito di sacrificio alla giocata con gli effetti speciali. Anche le alternative della formazione granata sono un concentrato di fisicità, intensità e corsa: Wilfried Singo e Simone Zaza.
Benevento: Gaetano Letizia e Gianluca Caprari
Anche in questo caso i calciatori con il miglior rendimento della squadra sono anche quelli forse più adatti a giocare in maniera credibile una partita 2 contro 2 a tutto campo. Sui duelli aerei entrambi patirebbero tantissimo, ma giocando palla a terra in velocità, entrambi sarebbero capaci di creare pericoli alla retroguardia avversaria. Letizia coprirebbe la profondità in fase difensiva (non potendo competere sulla fisicità) ma avrebbe anche la forza per proiettarsi in avanti a fornire opzioni al compagno. Caprari non sarà l’attaccante d’area di rigore più efficace del mondo ma ha i suoi assi nella manica da scegliere quando è necessario creare occasioni da gol. È una coppia che potrebbe dover raccogliere i palloni dalla rete ogni due minuti? Credo proprio di sì, ma riuscirebbe quantomeno a segnare. Se questi due calciatori non dovessero essere adatti, le alternative sono Artur Ionita e Gianluca Lapadula.
Crotone: Arkadiusz Reca e Simy
Perché non rimanere coerenti con l’idea di avere la peggior difesa della Serie A? Dato che è improbabile che la porta rimanga inviolata, meglio giocarsela il più possibile all’attacco. Dunque, Reca nel ruolo di pseudo-difensore che si catapulta in attacco 90 volte su 100 perché sa di poter garantire almeno una manciata di gol e di assist. Davanti 198 centimetri che stazionano spalle alla porta avversaria come un moai sull’Isola di Pasqua che dà le spalle al mare. Ma in questo caso non è necessario fornire una protezione per un pericolo proveniente dall’esterno, c’è solo il desiderio di creare pericoli alla difesa avversaria. Simy nel ruolo di attaccante boa che si associa con il compagno e che poi va subito a finalizzare l’azione. 20 gol in stagione non si fanno per caso. In alternativa, Vladimir Golemić e Junior Messias per avere qualche sprazzo di fase difensiva in più senza rinunciare ai gol segnati.
Parma: Juraj Kucka e Gervinho
Nomi sparati a caso o calciatori che si completano, limitando le lacune di quest’accoppiata? La seconda opzione è quella corretta in questo caso. Un centrocampista tuttofare che gioca su due lati del campo e un attaccante velocissimo che dribblerebbe pure le mosche e che si rattrista non appena sente le parole “torna indietro a difendere”. E chi è tra i due quello con la migliore capacità realizzativa? Gerv… no. Kucka. Lo slovacco, oltre a rendersi utile letteralmente ovunque, è stato anche il miglior realizzatore del Parma nella stagione di Serie A appena conclusa. Gervinho, dal canto suo, ha regalato meno gol rispetto al passato ma non ha smesso di sfrecciare verso le porte avversarie. In alcune occasioni grazie all’assistenza del compagno slovacco. Qualora questi due nomi non fossero particolarmente adatti a formare il duo migliore, Riccardo Gagliolo e Hernani potrebbero essere le alternative giuste. Un difensore a cui piace segnare e un centrocampista che segna come un attaccante.
Quali altre coppie di giocatori potrebbero essere adatte a sfide 2 contro 2? Quale sarebbe la squadra più accreditata tra queste a vincere il titolo di Serie A Jam 2020/2021? Il joystick passa a voi.