Non è l’Old Firm, tanto meno una delle svariate stracittadine che coinvolgono squadre inglesi, dal North London al Merseyside derby. Cardiff e Swansea, però, hanno anch’esse una rivalità da raccontare.
Il calcio è uno sport semplice, due squadre da 11 uomini scendono in campo per novanta minuti e chi manda più volte la palla dentro la porta difesa dagli avversari vince. Eppure spesso c’è qualcosa che sfugge.
Allo sguardo di un occasionale spettatore comprendere cosa spinga i tifosi a riempire gli stadi, a cantare sotto la pioggia, a piangere come bimbi per una sconfitta, è praticamente impossibile. Queste perché il calcio non è solo calcio. E chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio.
Un derby poi, ancor di più, mette in luce tutti gli aspetti più intimi di una sfida che va ben oltre l’ambito sportivo. Spesso a scontrarsi sono due sponde diverse della stessa città, o come nel caso del derby tra Swansea e Cardiff due cittadine apparentemente simili – separate da una manciata di chilometri appena -, accomunate da una passione sfrenata per il calcio, ma che in quei novanta minuti di partita riversano anni di frustrazioni sociali e politiche che le hanno, da sempre o quasi, contrapposte.
Le differenze tra Cardiff e Swansea
Swansea è una cittadina sulla costa sud del Galles, 170mila abitanti circa e un’economia industriale profondamente radicata sul territorio con una spiccata attenzione al mantenimento della cultura gallese. E già in questo punto troviamo i motivi d’attrito con i cugini di Cardiff.
Cardiff, infatti, oltre ad essere capitale del Galles è il più importante centro economico e politico della nazione. Sede del parlamento e fulcro dei contatti con il resto del Regno Unito. Motivo, questo, che ha portato nel tempo la città ad inglesizzarsi, perdendo – secondo la gente di Swansea – quell’attenzione alle origini culturali del proprio Paese.
Cardiff-Swansea non è solo un derby che sa solo di calcio. Ma è un vero e proprio scontro ideologico tra le due realtà più importanti di una nazione intera.
Swansea City Association Football Club
O semplicemente Swansea City, è stato fondato nel 1912 con il nome di Swansea Town e cambiò nome arrivando alla forma che conosciamo tutti oggi nel 1969 per rimarcare lo status di city appena conquistato.
In una nazione come il Galles in cui lo sport per eccellenza è il rugby, far emergere il calcio non è cosa semplice agli inizi dello scorso secolo, eppure pian piano l’allora Swansea Town riesce con dedizione a convogliare l’attenzione del grande pubblico. Anni di prestazioni altalenanti in giro per le serie minori, fino al 1981 quando ottennero una storica promozione in quella che all’epoca ancora non si chiamava Premier League – ma First Division – arrivando l’anno successivo poi a contendersi, senza successo purtroppo, il titolo nazionale.
Dopo quel picco una rapida discesa negli inferi del calcio inglese ha portato lo Swansea a toccare la quarta divisione. Tutto questo, fino alla scalata agli inizi degli anni 2000 che è sfociata nella storica promozione in Premier League del 2011. Nella stagione 2012-2013 la vittoria della Coppa di Lega inglese strappando il primato di sola squadra gallese ad esserci riuscita, ai cugini del Cardiff. Qualche altro anno a buoni livelli fino alla retrocessione in Championship dove milita attualmente.
Cardiff City Football Club
Nato come Riverside AFC nel 1899, partecipa alle leghe inglesi dal 1920 dove sin da subito ottiene buoni risultati fino alla storica vittoria della FA Cup del 1927 con conseguente primato di unica squadra gallese ad ottenere un risultato simile. Primato battuto recentemente come abbiamo già visto.
Da quel momento poi non ottenne troppi risultati degni di nota, se non la finale di Coppa delle Coppe raggiunta nel 1968 nonostante militasse nelle leghe minori, grazie alla vittoria della Coppa di Galles.
Nel 1993 vince la ventiduesima e ultima coppa di Galles, competizione dalla quale il Cardiff verrà escluso poi nel 1995 non partecipando al campionato gallese.
L’ultimo trofeo alzato al cielo invece risale al 2002 con la vittoria della FAW Premier Cup, una competizione dedicata alle squadre gallesi che non giocano nei campionati nazionali, e alle migliori squadri del campionato e della coppa del Galles.
Gli anni successivi sono un insieme di alti e bassi, fino alla promozione in Premier League nella stagione 2012-2013. Esperienza in massima serie che però dura solamente una stagione ma che riconquisterà appena tre anni dopo. Anche in questo caso però in Premier i Bluebirds durano solamente una stagione.
Cardiff-Swansea, l’essenza della rivalità
Il derby tra queste due squadre, essendo due formazioni storiche del calcio gallese e inglese ha radici profonde. Il primo incontro risale al 1912, ma dovremo aspettare il dopoguerra per riuscire ad avere incontri seguiti e con palcoscenici all’altezza del valore storico e simbolico delle società in campo.
Nel 1949 registrati 57mila spettatori e gli incontri successivi saranno sempre ricchi di folklore fino alla finale di Coppa di Galles disputata nel 1957 con conseguente record di presenze per la competizione. Nel corso degli anni però, trovandosi spesso in divisioni differenti, la possibilità di incontrarsi tra le due squadre è stata sempre meno frequente.
La svolta, in negativo, arriva però sul finire degli anni ’80 con gli episodi del 1988 quando in seguito a degli scontri, i tifosi dello Swansea spinsero fino in mare gli acerrimi nemici di Cardiff. E poi ancora, 39 arresti nel ’91 e l’apice raggiunto nel 1993, con lanci di seggiolini e scontri al Ninian Park di Cardiff con conseguente blocco delle trasferte per i quattro anni successivi.
Dal 1997, l’unica possibilità per le due tifoserie di vedere un derby in trasferta sono le “bubble trips“, le trasferte bolla con un dispiegamento di polizia degno di una guerra. Nel 2013, alla vigilia del primo storico derby in Premier League tra le due squadre, così aveva commentato un ex-hooligan del Cardiff questa situazione:
Non mettiamo piede sulle strade di Swansea da 15 anni. La gente dice che la polizia rovina il derby, ma non è vero. Di solito non sono dalla parte della polizia, ma qui prevengono un bagno di sangue.
Un odio tra le due tifoserie che, come spiegato all’inizio di queste righe, ha origini profonde e va ben oltre la mera rivalità sportiva. Su quel terreno verde c’è in ballo una forte rivendicazione di identità nazionale e la volontà di non perdere il primato di città più importante del Galles. Questioni sociali e politiche che si intrecciano con il calcio. Che abbracciano lo sport e vanno a finire altrove. In un miscuglio di storie che fanno del calcio lo sport più bello del mondo.