Il 27 aprile 2014 è in ballo il destino della Premier League. Il Liverpool di Brendan Rodgers, primo in classifica con tre punti di margine sul Manchester City, ospita il Chelsea di José Mourinho, tagliato ormai fuori dalla corsa al primo posto. Si tratta dell’ultimo grande ostacolo tra i Reds e un titolo che manca da più di venti anni. Quando il Liverpool ha vinto il campionato inglese l’ultima volta, quest’ultimo nemmeno si chiamava ancora Premier League. Era il 1990. Erano ancora i tempi della First Division. In mezzo i Reds hanno avuto i loro successi, tra cui soprattutto la Champions League del 2005 con la storica rimonta di Istanbul contro il Milan. Mai però sono stati i migliori in patria.
A dirla tutta è da un po’ che non si festeggia in generale dalle parti di Anfield. L’ultimo titolo risale ormai al lontano 2006. L’accoppiata FA Cup e Community Shield è stato l’ultimo acuto del Liverpool, che da lì ha vissuto quasi un decennio senza alzare coppe al cielo. Un tempo insolitamente lungo per una squadra come il Liverpool.
Ora però l’aria pare che stia per cambiare. I Reds si trovano a poche curve dal traguardo dopo aver corso una gara pazzesca e sanno che l’ostacolo che stanno per affrontare è il più difficile. Superato quello, basterà dare gas e vedere sventolare per primi la bandiera a scacchi.
Giornata 36
Per il match contro il Chelsea Rodgers vara il suo solito 4-3-3, col tridente, orfano di Sturridge, formato da Sterling, Suarez e Coutinho e un centrocampo molto fisico con Allen e Leiva in compagnia di capitan Gerrard. Dietro, davanti a Mignolet, la linea a quattro è formata da Johnson, Skrtel, Sakho e Flanagan.
Il Chelsea dall’altra parte è in una situazione di emergenza tra infortuni e squalifiche. Inoltre Mourinho vara anche un deciso turnover, per preservare i suoi in vista della semifinale di ritorno di Champions League contro l’Atletico Madrid. Appuntamento ben più pressante per i Blues. Tutto insomma fa da preludio a un pomeriggio di speranza per i Reds, che però per tutto il primo tempo non riescono a sfondare il muro eretto dagli uomini in maglia blu.
Poco prima della fine del primo tempo un brivido percorre la schiena di tutti i tifosi presenti ad Anfield. Steven Gerrard riceve un pallone da ultimo uomo, dopo aver abbassato la propria posizione in mezzo ai due centrali. Il capitano però sul primo controllo scivola, sembra perdere l’equilibrio e Demba Ba, schierato centravanti da Mourinho per l’occasione, come un falco tenta di gettare i propri artigli sul pallone. Il numero 8 in maglia rossa però con un impressionante scatto di reni recupera l’equilibrio e allunga il pallone al compagno, scongiurando la partenza di Ba in solitaria contro Mignolet.
L’arbitro fischia dunque la fine del primo tempo, con Anfield che tira un sospiro di sollievo dopo la paura provata. Nella ripresa il copione non cambia: il Liverpool attacca, il Chelsea si difende. Poi a circa venti minuti dalla fine della partita Luis Suarez fa quello che gli riesce meglio: segna. Un gol provvidenziale, perché spegne ogni velleità dei Blues, che si rassegnano alla sconfitta e pensano abbondantemente all’Atletico Madrid. Il cronometro così corre fino al 90’, l’arbitro fischia la fine: il Liverpool vince ancora e il titolo si fa sempre più vicino.
Giornata 37
Mentre il Liverpool archivia la pratica Chelsea, il Manchester City tiene vive le speranze di rincorsa vincendo a domicilio sul campo del Crystal Palace e proprio i Glaziers sono gli sfidanti del Liverpool nella penultima di campionato. I Reds, dopo la vittoria sul Chelsea, vivono un pomeriggio molto complesso, cadendo in un profondo dramma a Selhurst Park.
La squadra di Rodgers si porta avanti addirittura di tre reti: a sbloccare il match è Allen, che trova il primo gol della sua stagione. Il Liverpool trova poi la rete del raddoppio con Daniel Sturridge nel corso del secondo tempo, per poi realizzare anche il tris con Luis Suarez. Sembra fatta ormai, anche la penultima giornata di campionato sta per archiviarsi nel migliore dei modi, ma all’improvviso cala il dramma sul Livepool.
Quando i Reds sembrano in controllo totale del match e pronti a colpire in ogni momento gli avversari, il Palace si ridesta e dà vita a una rimonta epica: tra il 79’ e l’88’ i Glaziers siglano tre gol e acciuffano un pareggio che sembrava irraggiungibile. Il Liverpool alla fine difende quel pareggio che gli permette comunque di conservare un vantaggio, seppure ora minimo, sul Manchester City.
Gli Sky Blues infatti vincono 2-3 sul campo dell’Everton e approfittano dell’harakiri del Liverpool, portandosi a un solo punto di distanza dai Reds. Tutto si deciderà all’ultima giornata dunque, quando il Manchester ospiterà il West Ham, mentre il Liverpool se la vedrà ad Anfield contro il Newcastle.
Giornata 38
L’11 maggio 2014 va in scena l’ultima giornata del campionato di Premier League. La classifica recita Liverpool 84 punti, Manchester City 83. Tre punti e i Reds romperanno la maledizione che dura da più di 20 anni. Tre punti e torneranno a vincere la Premier League. Anzi la vinceranno per la prima volta nella propria storia con questa moderna denominazione.
Tre punti che per il Liverpool arrivano puntualmente, contro uno Newcastle che comunque ci mette del suo per spaventare a morte i tifosi Reds. Gli ospiti passano infatti in vantaggio dopo 20 minuti di gioco grazie a un’autorete di Martin Skrtel. Il risultato rimane invariato sino all’ora di gioco, quando in due minuti il Liverpool ribalta tutto con le firme di Daniel Agger e Daniel Sturridge, giunto al ventiduesimo gol stagionale.
Intanto il City archivia la pratica West Ham con un deciso 2-0, ma serve a ben poco. Al termine dei 90 minuti di gioco Anfield può esplodere di gioia: il Liverpool è campione d’Inghilterra 24 anni dopo l’ultima volta.
Il trionfo del Liverpool
Un’attesa lunghissima, straziante, che sembrava non avere mai fine. E pensare che tutto ha rischiato di sfumare proprio a un passo dal traguardo, con quello scivolone di Gerrard che avrebbe spalancato il campo a Demba Ba, e chissà come si sarebbero messe poi le cose a quel punto. Fortunatamente, in questa realtà i tifosi del Liverpool non hanno dovuto scoprirlo e possono festeggiare la conquista di un titolo atteso decisamente a lungo.
Ma cosa succede ai Reds dopo il ritorno sul trono d’Inghilterra? La stagione successiva è profondamente diversa da quella del titolo. Molto più deludente. Il Liverpool non si conferma nemmeno lontanamente, scivola presto in un vortice di anonimato che costa la panchina a Brendan Rodgers, l’eroe del titolo nemmeno un anno prima. Il calcio è spietato e irriconoscente, Liverpool si libera di un condottiero, ma ne accoglie un altro, pronto a scrivere il proprio capitolo nel grosso libro della storia del club.
Sulla panchina di Anfield arriva Jürgen Klopp, con una storia da scrivere che sarà bellissima per tutti i tifosi del Liverpool.