Mancano tre minuti alla fine di Bayern Monaco-Siviglia, l’ultima Supercoppa Europea giocata a Budapest a settembre. Il risultato è sull’1-1, con gli spagnoli che hanno sbloccato la gara all’inizio grazie ad un rigore di Ocampos, mentre i tedeschi hanno pareggiato con Goretzka prima di andare a riposo negli spogliatoi. La squadra di Lopetegui ha sofferto tutto il secondo tempo e, negli ultimi secondi, ha una ghiotta occasione per vincere la partita.
Il capitano Jesús Navas guida il contropiede, con Alaba e addirittura Gnabry rimasti come ultimi uomini che indietreggiano a tutta velocità. Entrambi i giocatori del Bayern rimangono stretti, Alaba non vede che alla sua destra sta arrivando il supporto di En-Nesyri. Navas aspetta il momento giusto e serve il compagno sulla corsa. L’attaccante marocchino arriva sulla palla con un potente allungo, la controlla con il destro e si presenta a tu per tu con Neuer. Appena varca l’ingresso dell’area di rigore, da posizione centrale, apre il sinistro e calcia di piatto rasoterra. La conclusione è indirizzata sul primo palo, alla destra del tedesco, ma è troppo debole, così il portiere del Bayern si distende e la manda in corner.
Youssef En-Nesyri avrebbe potuto vivere la prima grande notte di gloria a livello europeo, segnare il gol vittoria e togliere una coppa ad una delle migliori squadre che abbiamo visto negli ultimi anni. La partita, invece, andrà ai supplementari e la vincerà la banda di Flick, collezionando il quinto trofeo della stagione a cui si aggiungerà anche il Mondiale per Club, completando uno storico sextete.
Da quella serata a Budapest, En-Nesyri non ha smesso di crescere e migliorare: forse è stato il turning point della sua carriera, nonostante i 24 anni ancora da compiere. Il Siviglia lo ha acquistato a gennaio 2020 dal Leganés, versando ben 20 milioni di euro nelle casse del club della periferia di Madrid. Arrivava da una stagione e mezzo giocata su buoni livelli in Liga coi Pepineros, ma senza aver mai fatto cose strabilianti. Per questo motivo, la cifra pagata da Monchi aveva sorpreso tutti. Dopo quell’occasione fallita a tu per tu – o mano a mano, come lo chiamano in Spagna – i dubbi sulla validità e le qualità del ragazzo sono aumentati ancor di più.
I primi mesi in Andalusia erano andati abbastanza bene. Per lui si trattava di un ritorno, dato che venne portato in Spagna dal Málaga, nel 2015. Ha partecipato alla cavalcata trionfale della squadra di Lopetegui, con il quarto posto conquistato in Liga e l’Europa League vinta contro l’Inter. Il tecnico basco ha iniziato ad inserirlo nei meccanismi del suo 4-3-3, En-Nesyri ha risposto segnando 6 gol in poco più di 1000 minuti giocati. Un inizio tutto sommato più che sufficiente, rovinato dall’occasione fallita contro Neuer nella prima partita di questa stagione.
Da quel momento, però, è scattato qualcosa. Già nella seconda giornata di Liga, contro il Levante, l’attaccante marocchino ha segnato il gol vittoria nei secondi finali e da lì non si è più fermato. Con il proseguimento della stagione, ha scalzato de Jong come riferimento offensivo, nonostante siano due punte centrali molto diverse tra di loro. L’olandese aiuta lo sviluppo della manovra ma segna pochissimo; En-Nesyri, invece, è un attaccante meno associativo nel gioco spalle alla porta, è più un giocatore con cui relazionarsi per far succedere qualcosa, più che per crearla. Dalla sua, però, ha aggiunto una pioggia di reti: 17 in Liga e 6 in Champions, scollinando già il tetto dei 20 timbri stagionali.
Al Siviglia lo scorso anno mancava proprio questo, produceva molto ma senza concretizzare. En-Nesyri ha risolto il problema. È anche grazie a lui che la squadra si sta proiettando verso la miglior stagione della sua storia in termini di punti raccolti in classifica, con l’obiettivo di superare i 76 del 2014/15 con Emery.
Come gioca En-Nesyri
L’attaccante originario di Fès è uno di quei clienti scomodi che i difensori non vorrebbero mai trovarsi ad affrontare. En-Nesyri è alto 190 cm, forte fisicamente e cerca sempre il duello diretto con il suo marcatore. È una punta a cui piace muoversi molto, più allargandosi verso l’esterno (oppure minacciando il taglio in profondità) rispetto a venire incontro al portatore di palla. Il marocchino è un nove molto istintivo, le cose gli riescono meglio quando ha meno tempo per pensare e decidere.
Nel suo stile di gioco non è un attaccante elegante, anzi, tutt’altro. Non ha un tocco di palla pulito e nei movimenti appare pesante e poco flessibile, sembra un pezzo di legno. Quando inizia a correre si ingobbisce, per questo il giornalista spagnolo Alberto Edjogo lo ha soprannominato “El Dromedario”, giocando anche con le sue origini magrebine.
Per quanto riguarda la scarsa partecipazione alla manovra, En-Nesyri registra 20.2 tocchi del pallone ogni partita, con la media di 7.1 passaggi completati (69% di precisione, fonte SofaScore). Preferisce andare al duello per una seconda palla più che scendere per legare il gioco; così può sfruttare al meglio la sua potenza fisica straripante e le sue capacità di salto, che sono davvero notevoli.
Il marocchino è ormai diventato il riferimento offensivo del 4-3-3 del Siviglia, che sta provando anche ad inserire Papu Gómez nei meccanismi della squadra, variando in un 4-2-3-1. Quello che non cambia, in questo caso, è che En-Nesyri veste i panni del principale finalizzatore. Dalle catene laterali la squadra macina gioco, sfruttando a sinistra Acuña e Ocampos mentre a destra agiscono Navas e Suso. I cross e le discese sulle fasce per poi effettuare un passaggio arretrato sono tra le migliori armi del Siviglia.
En-Nesyri in questo contesto si trova alla meraviglia, perché sa attaccare benissimo in verticale alle spalle della linea difensiva avversaria e gli spazi in area di rigore. È un centravanti che preferisce arrivare in corsa e calciare, soprattutto di prima con il suo piede preferito, il mancino. Dei 17 gol registrati in questa Liga, 11 sono arrivati di prima intenzione. Anche i modi in cui segna sono abbastanza variegati: 5 di testa, 7 con il sinistro e 5 con il destro.
Per quanto riguarda l’aspetto da finalizzatore, probabilmente il suo tetto di reti sarà quello che sta toccando in questa stagione. In altre cose, invece, può migliorare molto, come negli appoggi e nell’associazione con i suoi compagni, per diventare un attaccante più completo. La sua esplosione è stata una delle più fragorose – e inaspettate – di questa Liga 2020/21. En-Nesyri si inserisce nella tradizione dei grandi attaccanti che hanno fatto infuocare il Sanchéz Pizjuán negli ultimi anni: da Luís Fabiano e Kanouté a Bacca e Ben Yedder, passando anche per Negredo e Gameiro.
Negli scorsi mesi lo hanno accostato al Borussia Dortmund, come possibile sostituto di Haaland. A gennaio il Siviglia ha rifiutato un’offerta di 33 milioni di euro, più 5 di bonus, da parte del West Ham. Un altro diamante grezzo che stanno lavorando e che farà le fortune del club di Nervión. Ancora una volta Monchi ci ha visto giusto.